Noto in tutto il mondo per il suo agghiacciante "ottimismo" e per le sue catastrofiche predizioni, ecco il nostro batterista, Filippo Rotunno:
17 anni (molti dei quali buttati allo studio), si intende di musica tanto quanto un neonato si intende di biomeccanica;
il suo passatempo preferito è la pesca e, per ora, continua ad odiare i "capelloni". Quando è al lavoro, si scalda presto, ma si sa, il sudore è il simbolo più nobile del lavoro e della fatica...
e riversa un quantitativo di liquidi corrispondente al fabbisogno giornaliero di tutta l'Africa.
Per fortuna, però, si rende anche molto disponibile, ci ospita nel "locale", è pronto a fare sacrifici e si mette d'impegno quando serve.
Unica pecca: non sa suonare...ihih scherzo. La sua frase migliore? Ad uno dei primi incontri, ospite da Piero, quando disse "quanto mi stanno sulle palle i capelloni..." (poi si corresse dicendo "non tutti")
Cordiali saluti,
Donato